La farmacia con la pandemia COVID.19, che tutti credevano sarebbe durata al massimo fino ad Agosto 2020, è profondamente cambiata o meglio ha dovuto per forze di cose adattarsi ad un cambiamento rapido ed immediato che come tutte le cose in molti hanno subito passivamente ed in pochi hanno saputo sfruttare per migliorare il proprio modello di business.

Abbiamo assistito ad un calo degli ingressi dei clienti per ovvie ragioni e quindi anche ad un calo di fatturato soprattutto per la parte contanti ….cosmetica , erboristeria, integratori. Ma non solo….sono cambiati anche i layout delle farmacie e la gestione degli spazi interni che ovviamente non dovendo più ospitare per molto tempo la sosta del cliente all’interno in quanto i clienti attendo all’esterno , sono molto più lineari e con meno espositori. Ma ci chiediamo come si sono organizzati farmacisti considerato i vistosi cali di fatturato. Di sicuro i più impavidi si sono lanciati nel cavalcare i servizi da offrire alla cittadinanza dai tamponi covid ai possibili futuri vaccini che ancora bene non si capisce se verranno o meno somministrati dall’istituzione farmacia e soprattutto come verranno somministrati e da chi. Ma comunque farmacisti – imprenditori si sono attrezzati per spostare il loro modello di business da totale dipendenza dal SSN ( oramai sempre più in declino come quota fatturato ) a modello di business basato sul lato commerciale . Più marketing , maggiore consapevolezza dei propri mezzi e maggiore coscienza che la farmacia anni 80′ è morta e che dobbiamo guardare avanti senza nostalgia e senza ripensare a quello che hanno fatto i nostri nonni o i nostri genitori e dobbiamo avere la forza e le ” palle ” di costruire una farmacia NUOVA , INNOVATIVA , AL SERVIZIO DEL CITTADINO senza mai dimenticare che la farmacia moderna è una azienda e per funzionare devi e ripeto DEVE, alla fine dell’anno, chiudere un FATTURATO. Ed a chi ci accusa di fare un business basato sulle patologie dei paziente io ci rido sopra poichè questo COVID-19 ci ha insegnato che praticamente tutti negli ultimi 16 mesi hanno cavalcato ” LA PATOLOGIA COVID ” anche chi a fino a poco tempo fa era uno spazzino . Il farmacista ha delle competenze da professionista sanitario che altri non hanno e come il medico, l’infermiere e tutti gli operatori sanitari ha come focus la salute pubblica per cui evitiamo di fare inutile demagogia. Il professionista e le sue consulenze vanno pagate in tutti i campi.